COSE DA NON PERDERE
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CONERO

Con le sue baie di ghiaia bianca, il mare cristallino, le scogliere di falesia e i pendii verdeggianti, il Conero è senza dubbio la perla marchigiana sul mare Adriatico. Il Monte Conero è l’unica sporgenza (572 metri di altezza) che si affaccia sul mare Adriatico da Trieste al Gargano e, con le sue scogliere di roccia calcarea, interrompe la serie di spiagge lineari e sabbiose che caratterizzano la costa adriatica.
La famosa Riviera del Conero è parte integrante del più esteso Parco del Conero. Il bellissimo Parco Regionale, istituito nel 1987 e costituito da 5.800 ettari di area protetta, ha nel Monte Conero il suo nucleo. La parte costiera presenta i pendii più ripidi, scavati da millenni di azione corrosiva delle onde, mentre la parte occidentale scende dolcemente verso l’entroterra. Tra i vari percorsi nella macchia mediterranea, si snodano corbezzoli, ginestre, pini, lecci e frassini. Il parco è il luogo ideale per gli appassionati di bird-watching, ma qui vivono anche cinghiali, volpi, ghiri, tassi, lepri e ricci.
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SIBILLINI

La meraviglia del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, istituito nel 1993, si estende per 70.000 ettari.
Il territorio offre numerosi sentieri: i percorsi urbani consentono di esplorare gli angoli medievali dei paesi disseminati alle pendici dei Sibillini, mentre i sentieri che partono da tutti i comuni del Parco conducono il visitatore fra i colori e i sapori di un mondo rurale e pastorale; infine, i percorsi più impegnativi consentono di raggiungere le alte vette dei Sibillini, molte delle quali superano i 2.000 metri.
La più alta di queste cime, il Monte Vettore, racchiude lo spettacolare Lago di Pilato, dove vive il famoso Chirocefalo del Marchesoni.
L’esperienza più indimenticabile è senza dubbio il Grande Anello dei Sibillini, un percorso escursionistico di 124 km completamente segnalato che, in nove giorni di cammino, permette di scoprire l’intera catena montuosa. Per chi ha poco tempo, è possibile percorrere tratti dell’anello durante escursioni giornaliere.
I sentieri consentono al visitatore di scoprire il Parco, dalle valli alle vette dei Sibillini – fioritura di Castelluccio, Lago di Fiastra, Lame Rosse, Gole del Fiastrone, Macereto, Bolognola, sentieri del Fargno (Pizzo Berro, Monte Priora, Pizzo Tre Vescovi), Monte Bove, Gola dell’Infernaccio, Monte Vettore e Lago di Pilato, Monte Sibilla, ecc.
Le escursioni sono di vario livello e si svolgono sia in estate che in inverno, sia di giorno che al tramonto o al chiaro di luna: hiking, trekking, nordic walking, cicloturismo, mountain bike, e-bike, ciaspolate, sci, rivering e yoga nella natura.
A seguito dei terremoti del 2016, il territorio del Parco ha subito gravi danni e non tutti i borghi o i sentieri sono accessibili, ma la bellezza dei Sibillini è rimasta intatta e a portata del visitatore. Al di là delle bellezze paesaggistiche, è altrettanto importante visitare queste zone per portare linfa alle comunità montane, che con straordinaria forza e determinazione sono rimaste legate a questi luoghi, ricostruendo abitazioni e attività commerciali a pochi metri dalle macerie. Negli anni seguiti agli eventi sismici, tante sono state le iniziative lanciate dai locali, che non solo hanno tenuto in vita le comunità, avviato la ricostruzione dei borghi e impedito lo spopolamento dell’area, ma in alcuni casi hanno anche contribuito a disegnare nuove prospettive di vita, diffuse e locali ma al contempo connesse e cosmopolite, più sostenibili per l’essere umano, gli altri animali e il territorio.
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URBINO

Elegante città piena di armonia e bellezza, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco, Urbino è dominata dal favoloso Palazzo Ducale, che è stato la reggia di Federico da Montefeltro e che ha ispirato l’espressione di Baldassarre Castiglione «città a forma di palazzo».
Il Palazzo ospita la imperdibile Galleria Nazionale delle Marche, che fu la reggia di Federico da Montefeltro e ha visto passare nei suoi cortili e saloni personaggi come Piero della Francesca, Bramante, Leon Battista Alberti e il grandissimo Raffaello Sanzio, che nacque proprio a Urbino nel 1483 e dipinse opere di straordinaria eleganza e dolcezza, ora conservate nei maggiori musei del mondo.
Passeggiando per le strade di Urbino, oggi importante e vivace città universitaria nonché centro di formazione di nuovi artisti, si respira ancora la presenza di Federico e Raffaello, che in modi diversi hanno creato capolavori straordinari per armonia e bellezza. Come suggerisce l’epigrafe della tomba di Raffaello nel Pantheon di Roma: «Qui è quel Raffaello da cui, fin che visse, la natura temette di essere vinta e quando morì temette di morire con lui».
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GROTTE DI FRASASSI

Le stupefacenti Grotte di Frasassi si trovano all’interno del Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi e contengono delle sculture naturali che lasciano il visitatore a bocca aperta. Le stalagmiti e stalattiti si sono formate ad opera di stratificazioni calcaree nel corso di 190 milioni di anni. La scoperta accidentale delle Grotte di Frasassi risale al 25 settembre 1971 ad opera del gruppo speleologico del CAI di Ancona. Tra le stalattiti e le stalagmiti più famose ricordiamo: i Giganti, il Cammello e il Dromedario, l’Orsa, la Madonnina, la Spada di Damocle (stalattite di 7,40 m di altezza e 150 cm di diametro), le Cascate del Niagara, la Fetta di pancetta e la Fetta di lardo, l’Obelisco (stalagmite alta 15 m al centro della Sala 200), le Canne d’Organo (concrezioni conico-lamellari che se colpite risuonano), le candele nella Sala delle Candeline e il Castello delle Streghe. La visita guidata, che attraversa su passerelle le sale illuminate, dura circa 70 minuti.
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